Questo processo dà avvio ad un percorso di industrializzazione caratterizzato dalla concertazione delle politiche di sviluppo fra le amministrazioni pubbliche locali e le imprese, attraverso le proprie associazioni, che istituzionalmente le rappresentano
Nel distretto è concentrato circa il 35% della produzione nazionale di pelli ed il 98% della produzione nazionale di cuoio da suola.
Il modello produttivo si caratterizza per una struttura estremamente frammentata di piccole e medie imprese, integrate con attività conto terzi specializzate in alcune fasi di lavorazione. Nel distretto sono presenti circa 600 aziende tra concerie e lavorazioni conto terzi, con 8.000 addetti ed una dimensione media di circa 12 addetti.
A complemento del distretto nel corso degli anni si sono affiancate attività collegate direttamente o indirettamente ad esso che hanno dato origine ad un'altra importante fetta di occupazione e che riguardano prodotti chimici, macchine per conceria, servizi, manifatture dell'abbigliamento, della pelletteria e delle calzature. Alcune di queste attività rappresentano realtà importanti nel contesto nazionale, seppure all’interno di nicchie di mercato (il settore macchine per conceria presente nel distretto rappresenta il 30% della produzione nazionale).
L’intera economia dell’area, con i suoi 100.000 abitanti, si regge sul settore e sulle attività ad esso collegate, direttamente o indirettamente.
Dati sul Distretto Conciario
Principali dati del distretto (valori assoluti e percentuali 2011)
Concerie |
300 |
Lavorazioni c.to terzi e altre aziende del settore |
300 |
Numero di addetti |
6.000 |
Movimentazione merci in ingresso ed in uscita |
250-300 Tir/giorno |
Fatturato conciario complessivo del distretto |
Circa € 1.500.000.000 |
Incidenza delle esportazioni sul fatturato |
70% |
Fonte: Associazione Conciatori - Consorzio Conciatori Ponte a Egola
Principali investimenti e costi ecologici del distretto al 31/12/2011 (Milioni di €)
A - Realizzazione Opere Collettive (depuratori e altri impianti smaltimento) |
237,562 |
B - Interventi a piè di fabbrica |
577,595 |
C - Costo Esercizio dei depuratori dal 1979 |
881.242 |
A+B+C |
1.696,399 |
Le esportazioni rappresentano circa il 70% del fatturato e sono indirizzate prevalentemente al mercato europeo a quello asiatico e nord americano.
Organizzazione del Settore Conciario
Le aziende conciarie del comprensorio sono state affiancate nelle diverse problematiche della loro attività dalle associazioni locali di categoria.
l’Associazione Conciatori di S.Croce:
che raccoglie circa 200 concerie ubicate sulla riva destra dell’Arno nei Comuni di S.Croce, Fucecchio e Castelfranco, per lo più specializzate nella concia al cromo
il Consorzio Conciatori di Ponte a Egola
a cui aderiscono circa 70 concerie del Comune di San Miniato, che producono prevalentemente cuoio da suola e pellami conciati al vegetale.
Breve descrizione dell’attività svolta
Le Associazioni hanno svolto e svolgono l’importante ruolo di accompagnamento allo sviluppo industriale del distretto, attraverso il supporto alle imprese nei programmi di trasferimento dei loro impianti dai centri urbani alle aree industriali e l’azione di adeguamento del comparto alle nuove normative ambientali sulle acque, sul suolo e sull’atmosfera. Oggi, la lavorazione conciaria nell’area del Distretto di Santa Croce sull’Arno è riuscita a ridurre al minimo l’impatto con l’ambiente. Le Associazioni, inoltre, prestano assistenza alle aziende associate in materia di prevenzione infortuni, igiene nei luoghi di lavoro, di agevolazioni finanziarie, ricerca, formazione professionale, contrattualistica, ed altri servizi.
Nel tempo hanno implementato lo sviluppo commerciale all’estero, promovendo e coordinando la partecipazione a mostre e fiere internazionali. La crescente vocazione all’export delle concerie del distretto è provata dalla loro presenza, pari al 65-70%, delle concerie italiane partecipanti alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore.
Tutela Ambientale
Dagli ultimi dieci anni è in atto un progressivo aumento produttivo, seppur in presenza di momenti congiunturali, che non hanno comunque mai intaccato i livelli occupazionali.
Dal lato degli approvvigionamenti delle materie prime il distretto ha cercato di rispondere alle diverse disponibilità di produzione di pellame grezzo, proveniente anche dai mercati emergenti, con una diversificazione dei mercati di approvvigionamento ed con una maggiore selezione dei fornitori. Ulteriori vantaggi sono stati ottenuti attraverso primi tentativi di ristrutturazione organizzativa delle imprese del settore. Questo non ha naturalmente riguardato gli assetti proprietari ma essenzialmente la possibilità di economie di scala nelle fasi dove maggiore è la concorrenza internazionale. Gruppi o consorzi sono stati costituiti per l'acquisto dei fattori della produzione (materie prime e prodotti chimici), per l'ottimizzazione dei canali commerciali, della produzione, della ricerca e sviluppo e in alcuni casi della logistica.
Tuttavia i risultati più significativi si sono registrati sul versante della produzione. In questo caso l'intero distretto ha puntato sui fattori che da sempre lo contraddistinguono: flessibilità produttiva, qualità, gamma, personalizzazione e contenuto moda.
Gli elevati standard tecnologici delle imprese del settore hanno permesso di ampliare notevolmente sia la qualità che la gamma dei prodotti offerti. Attualmente nel distretto è possibile la lavorazione di qualsiasi tipo di bovino, ovino, rettile ed in pratica qualsiasi tipo di pellame. Ciò ha consentito al distretto di riuscire a soddisfare il contenuto "moda" di una domanda caratterizzata da produzioni di piccoli lotti di elevata qualità, non standardizzate, con tempi rapidi di consegna. Sempre di più è il distretto stesso ad anticipare le tendenze moda coniugando, esperienza secolare, evoluzione tecnologica, estro e creatività.
La tutela dell'ambiente rappresenta non solo la strada per nuovi mercati ma anche la via per il contenimento e la riduzione dei costi di produzione.
Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla realizzazione di impianti centralizzati di depurazione leader riconosciuti in campo internazionale, che attraverso sistemi automatizzati di controllo della quantità e qualità delle acque reflue hanno creato sistemi di tariffazione premianti per le aziende meno inquinanti.
Le politiche territoriali definite Pacchetto Ambiente mirano a rafforzare ulteriormente gli interventi ambientali in maniera integrata, sulla riduzione e sullo smaltimento alternativo di fanghi, sui sottoprodotti della lavorazione, sui rifiuti solidi industriali e sull’abbattimento delle emissioni di CO2, attraverso programmi di sperimentazione definiti ad un tavolo distrettuale.
Tendenze Evolutive
Dagli ultimi dieci anni è in atto un progressivo aumento produttivo, seppur in presenza di momenti congiunturali, che non hanno comunque mai intaccato i livelli occupazionali.Dal lato degli approvvigionamenti delle materie prime il distretto ha cercato di rispondere alle diverse disponibilità di produzione di pellame grezzo, proveniente anche dai mercati emergenti, con una diversificazione dei mercati di approvvigionamento ed con una maggiore selezione dei fornitori. Ulteriori vantaggi sono stati ottenuti attraverso primi tentativi di ristrutturazione organizzativa delle imprese del settore. Questo non ha naturalmente riguardato gli assetti proprietari ma essenzialmente la possibilità di economie di scala nelle fasi dove maggiore è la concorrenza internazionale. Gruppi o consorzi sono stati costituiti per l'acquisto dei fattori della produzione (materie prime e prodotti chimici), per l'ottimizzazione dei canali commerciali, della produzione, della ricerca e sviluppo e in alcuni casi della logistica.
Tuttavia i risultati più significativi si sono registrati sul versante della produzione. In questo caso l'intero distretto ha puntato sui fattori che da sempre lo contraddistinguono: flessibilità produttiva, qualità, gamma, personalizzazione e contenuto moda.
Gli elevati standard tecnologici delle imprese del settore hanno permesso di ampliare notevolmente sia la qualità che la gamma dei prodotti offerti. Attualmente nel distretto è possibile la lavorazione di qualsiasi tipo di bovino, ovino, rettile ed in pratica qualsiasi tipo di pellame. Ciò ha consentito al distretto di riuscire a soddisfare il contenuto "moda" di una domanda caratterizzata da produzioni di piccoli lotti di elevata qualità, non standardizzate, con tempi rapidi di consegna. Sempre di più è il distretto stesso ad anticipare le tendenze moda coniugando, esperienza secolare, evoluzione tecnologica, estro e creatività.
La tutela dell'ambiente rappresenta non solo la strada per nuovi mercati ma anche la via per il contenimento e la riduzione dei costi di produzione.
Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla realizzazione di impianti centralizzati di depurazione leader riconosciuti in campo internazionale, che attraverso sistemi automatizzati di controllo della quantità e qualità delle acque reflue hanno creato sistemi di tariffazione premianti per le aziende meno inquinanti.
Le politiche territoriali definite Pacchetto Ambiente mirano a rafforzare ulteriormente gli interventi ambientali in maniera integrata, sulla riduzione e sullo smaltimento alternativo di fanghi, sui sottoprodotti della lavorazione, sui rifiuti solidi industriali e sull’abbattimento delle emissioni di CO2, attraverso programmi di sperimentazione definiti ad un tavolo distrettuale.
Ricerca e Formazione - PO.TE.CO. (POLO TECNOLOGICO CONCIARIO)
In particolare i campi di intervento del Polo Tecnologico Conciario società a mista pubblico-privata a maggioranza privata, riguardano:
A) LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, dove confluiscono strumenti e progetti specifici finalizzati alla ricerca ed applicazione di soluzioni per il monitoraggio ambientale e l'ecocompatibilità del comparto,
B) IL MERCATO, dove confluiscono i progetti di innovazione di prodotto e di comunicazione esterna. Il processo di attivazione del Polo è caratterizzato dalla graduale definizione e sperimentazione di alcuni "strumenti di ricerca applicata" a supporto di tutte le concerie, le lavorazioni conto terzi e i calzaturifici del distretto.
C) La Conceria Sperimentale ed il laboratorio, il cui obiettivo è di incrementare la competitività del settore in una prospettiva di sviluppo sostenibile, agendo sui processi critici per la qualità ambientale e l’efficienza dei suoi fattori produttivi e partecipando a programmi di ricerca e sviluppo per l’introduzione di elementi di innovazione di prodotto, di processo e di tipo organizzativo.
D) La Formazione delle risorse umane, intesa come valorizzazione del patrimonio di competenze imprenditoriali, manageriali e tecnico-specialistiche. Per quanto attiene la scuola media superiore è attivo un indirizzo chinico-conciario con l’Istituto Tecnico Cattaneo di San Miniato, mentre a livello Universitario sono attive due Lauree Applicative in chimica-conciaria ed ingegneria chimica-conciaria con l’Università di Pisa.