Si godono il loro terzo posto, intanto, gli studenti toscani di ritorno da Lineapelle Bologna, premiati per “Conciati nel Tempo”, appendice creativa con cui “Amici per la Pelle” ha coinvolto quest’anno circa 1000 studenti provenienti di tutti e tre i distretti conciari italiani chiamati a rielaborare in pelle oggetti di design di diverse epoche.
“Flora bleu” e gli altri capolavori degli studenti toscani
Soddisfatti dell’eccellente risultato raggiunto, gli studenti toscani son tornati da Lineapelle già con la mente alla prossima edizione del concorso in cui cercheranno di migliorare il lusinghiero terzo posto ottenuto a Bologna dalla classe 2ªB dell’Istituto Comprensivo Buonarroti di Ponte a Egola per l’opera “Flora Bleu”, sedia conciata con decorazioni in pelle in stile liberty, creata dai ragazzi con i professori Marco Battaglia e Simona Gronchi. «Son state premiate le opere che hanno ottenuto più voti dai visitatori di Lineapelle-spiega il vicepresidente Assoconciatori Roberto Giannoni, tra gli ideatori, nel 2010, di Amici per la Pelle- ma va un plauso a tutti gli studenti coinvolti ».
Tante visite per le opere in gara
Gremita l’area del Palazzo dei Congressi di Bologna dove si è svolta la finale di “Conciati nel Tempo” e numerosi i visitatori di Lineapelle presso l’area che ha ospitato le opere .«Ogni anno-dice il sindaco di Santa Croce sull’Arno Osvaldo Ciaponi- i lavori che vengono fatti dagli studenti colpiscono per il loro pregio e per la loro cura e danno il senso dell’ entusiasmo con cui i ragazzi vivono questo progetto».
«Le opere dei ragazzi-aggiunge il vicesindaco di San Miniato Chiara Rossi- impressionano per la capacità che hanno di rimandare al patrimonio di tradizioni del nostro territorio ». «Seguire studenti così giovani in un lungo percorso iniziato ad ottobre e non ancora terminato-dice la coordinatrice di Amici per la Pelle Stefanella Foglia- è stato anche faticoso, ma il risultato ci ripaga. L’UNIC ha voluto ulteriormente valorizzare l’iniziativa prevedendo per maggio un viaggio di studio presso l’area archeologica di Pompei che siamo certi potrà essere per i ragazzi fonte di ulteriore arricchimento».