cover1.jpgAdeguarsi al mercato aggiornando il proprio modello di business anche guardando alle strategie realizzate in comparti industriali differenti:

passa anche dalla “contaminazione” la strada per le aziende che vogliono resistere e mantenersi protagoniste nel mercato globale, come emerso nel corso del dibattito promosso dai Giovani Conciatori con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Signa, ospitato mercoledì 19 novembre all’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno. Tema del dibattito: “La concentrazione del mercato del lusso in pochi marchi, pericoli e opportunità per le concerie toscane”.

 

Intercettare i cambiamenti
Tra i relatori presenti Michela  Querci, manager in strategie di impresa e valorizzazione delle risorse umane, che ha analizzato, con con Angelo Sarri, esperto di produzione-moda, le scelte nella gestione dei modelli di business dei principali gruppi industriali del mondo. «Intercettare i cambiamenti-dice Querci- è fondamentale non solo per resistere alla crisi ma anche per aggredire nuove fasce del mercato, come dimostrano le performance di aziende che pur storicamente distanti da alcuni mercati sono riuscite a penetrarvi adeguando offerta e strategie alle specificità di volta in volta riscontrate»: che si tratti di piccole  o medie aziende o dei principali poli industriali operativi sul mercato mondiale l’orientamento è lo stesso.

 

Il ruolo della formazione

La formazione è l’altro grande asse su cui le imprese investono per rispondere alle richieste di competenze specifiche del mercato del lavoro, che nel periodo di crisi può offre comunque spazi a chi sia portatore di reali professionalità « Investire nella formazione-dice la coordinatrice dei Giovani Conciatori Francesca Signorini- è un impegno delle nostre aziende e del distretto conciario dove abbiamo già realizzato un sistema virtuoso che coinvolge industria, mondo del lavoro e scuola. Valorizzare anche le risorse più giovani offrendo loro tutele e strumenti per crescere professionalmente ci consente inoltre di guardare al futuro e al naturale avvicendamento tra le diverse generazioni di imprenditori». Di strumenti creditizi ad hoc per agevolare l’imprenditoria giovanile parla inoltre Riccardo Bartolommei, vicepresidente della Banca di Credito Cooperativo di Signa, soddisfatto «dell’interesse mostrato dai Giovani Conciatori verso tematiche che investono le più importanti dinamiche del territorio, dove banca e impresa operano in sinergia attente alle specificità dei mercati internazionali».

 

Giovani imprenditori: un apporto prezioso al comparto
Numerosi gli imprenditori e i rappresentati delle istituzioni presenti all’Assoconciatori in occasione del dibattito, tra gli altri l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Santa Croce sull’Arno Marco Baldacci. L’evento si inserisce tra le attività con cui il Gruppo Giovani Conciatori coinvolge mondo del credito, istituzioni e impresa sullo sfondo delle istanze specifiche espresse dal settore conciario in riferimento alle complesse sollecitazioni che arrivano oggi dal mercato globale.« I giovani imprenditori conciari rappresentano il futuro del comparto -dice il presidente Assoconciatori Franco Donati- ed è importante la loro partecipazione nelle  dinamiche distrettuali. In un mercato che probabilmente mostrerà un’ulteriore costante evoluzione anche nel futuro le nuove leve dell’imprenditoria devono saper farsi trovare pronte a recepirne con immediatezza i cambiamenti».

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