1DONATIFRANCO.jpg«Il distretto conciario tiene, pur in uno scenario economico delicato e in perenne evoluzione destinato a incidere su indirizzi e strategie dei conciatori

: si chiude un anno impegnativo, cambia il mercato globale e si trasformano le abitudini dei principali competitors degli imprenditori conciari toscani»: Franco Donati fotografa così lo stato di salute del settore conciario, in occasione della cena organizzata dall’Assoconciatori per lo scambio degli auguri di Natale, martedì 16 dicembre al Museo della Conceria di Santa Croce sull’Arno.

 

Conceria: fulcro del distretto

L’evento è stato come da tradizione anche occasione per fare un bilancio sull’anno che sta per chiudersi, alla presenza, con i conciatori, di numerosi rappresentanti dell’intero tessuto socio-economico del territorio, tra cui istituzioni, impresa, mondo del credito, scuola: circa 300 i presenti , molto apprezzata la location del Museo nei cui ambienti si è svolto l’evento. Presenti, tra gli altri, i sindaci Giulia Deidda(Santa Croce sull’Arno), Gabriele Toti(Castelfranco di Sotto), Alessio Spinelli(Fucecchio), Vittorio Gabbanini(San Miniato) Ilaria Parrella(Santa Maria a Monte),Giovanni Capecchi(Montopoli Valdarno), il presidente del Tribunale di Pisa Salvatore Laganà, il questore di Pisa Gianfranco Bernabei, il comandante provinciale dei Carabinieri di Pisa Andrea Brancadoro, il comandante della compagnia dei Carabinieri di San Miniato Antonio Trombetta, il comandante della Guardia di Finanza di San Miniato Roberto Scafetta, il presidente dell’Unione Industriali di Pisa Federigo Federighi, il consigliere regionale Ivan Ferrucci, l’ex presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni. Presenti anche presidente, amministratore delegato e vicedirettore generale della Cassa di Risparmio di San Miniato, rispettivamente Alessandro Bandini, Divo Gronchi e Alberto Silvano Piacentini ed il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato Antonio Guicciardini Salini. Tra gli ospiti anche API, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, CNA e Confartigianato provinciali.

 

Aggredire nuove fasce di mercato
E’ l’intero territorio che si stringe intorno alla conceria, industria che anche nel 2014 si è confermata cuore pulsante della Provincia, con buone performance pur in un mercato sempre più insidioso: le principali difficoltà per i conciatori, come sottolineato dal presidente Donati,  arrivano ora dalla maggiore cautela mostrata dalle grandi firme nei loro ordinativi, dal crollo del valore del rublo con conseguente crisi del sistema finanziario russo e da nuove politiche commerciali di Paesi esteri che per tutelare il loro prodotto interno possono rallentare l’export verso mercati storicamente forti per la pelle toscana.

 

«Pure davanti a mutate esigenze del mercato e a nuove strategie dei nostri clienti -dice Donati- possiamo mantenerci competitivi se continuiamo ad offrire la qualità che da sempre caratterizza i nostri prodotti. Se ci sono clienti che rallentano ce ne sono anche altri, nuovi, che si affacciano sul mercato pronti a riconoscere la qualità del nostro lavoro, e questa può essere un’ulteriore opportunità per dare slancio al nostro comparto nel futuro». Nel futuro immediato, intanto, un importante appuntamento attende i conciatori del distretto di Santa Croce: entro febbraio 2015 sarà operativa la nuova sede del Polo Tecnologico Conciario, divenuto negli anni insostituibile supporto scientifico per il comparto. « Solo lavorando con e per la qualità si può crescere-conclude Donati- e l’investimento che abbiamo realizzato con POTECO si inserisce in quest’ottica portando ora a compimento un’opera che si rivelerà strategica per tutti i nostri imprenditori».

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