1241 aziende da tutto il mondo, di cui 600 concerie, 193 quelle toscane su un totale di 366 italiane: questi alcuni dei numeri di Lineapelle,  evento fieristico di punta per la filiera-pelle, che proporrà dal 20 al 22 settembre a Milano il meglio delle innovazioni per il comparto conciario, con le aziende del Comprensorio del Cuoio pronte a ritagliarsi un ruolo da protagoniste.  

Tra gli stand in fiera, operatori dei diversi settori della moda, dai produttori ai clienti finali, piccoli brand o colossi del fashion, designers e ricercatori: «Lineapelle-dice il presidente Assoconciatori Franco Donati- sarà la consueta importante occasione per stimolare un dialogo concreto tra chi opera sul mercato internazionale della pelle, tra presentazioni di nuove tendenze nel contenuto moda e nella produzione».

Dopo le prime indicazioni sullo stato del mercato della pelle arrivate la scorsa settimana da Premiere Vision Parigi, Milano darà un quadro più definito dello stato di salute del comparto, un contesto che rimane variegato: alcuni imprenditori sottolineano una cautela diffusa specie nei clienti esteri, anche a causa delle principali questioni geopolitiche e dell’assestamento delle economie emergenti, altre aziende si sono dette fiduciose non tanto per la quantità, ma per la qualità delle richieste giunte fin qui ai conciatori. E’ proprio intorno alla qualità che la conceria toscana proverà a ribadire la sua forza.  «In un mercato sempre più sensibile a riconoscere l’impegno di un processo industriale dietro alla qualità di un prodotto-conclude Donati- Lineapelle può confermarsi vetrina per spiegare e valorizzare all’esterno quanto il nostro distretto investe per supportare la qualità dell’offerta con il rispetto dei maggiori standard produttivi».

 

 

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