Industria conciaria e chimica a confronto, giovedì 11 maggio al Museo della Conceria di Santa Croce sull’Arno, in occasione dell’evento “PROSSIMAPELLE”, che ha visto la presentazione delle tendenze moda di materiali, colori e superfici per le prossime collezioni autunno\inverno 18\19.

Numerosi gli imprenditori dell’intera filiera pelle intervenuti, insieme a rappresentanti del comparto conciario e dei brand della moda, tra gli altri Edgardo Stefani, presidente UNPAC, Franca Nuti dell’AICC Toscana, Domenico Castiello direttore POTECO, Tiziana Gambicorti per la Stazione Sperimentale Pelli.

Promosso da UNPAC e patrocinato da Comune e Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, l’evento ha ospitato un articolato tavolo di confronto sulle tendenze del mercato in riferimento alle richieste su cui brand, conciatori e chimici si confrontano per condividere regole in grado di assicurare la qualità dei prodotti immessi sul mercato e la sostenibilità ambientale dei loro processi produttivi. «Un concetto-spiega il direttore Castiello- su cui persiste a volte superficialità in chi valuta ancora l’impatto ambientale di un prodotto guardandone solo il suo stadio finale senza conoscerne la storia e le fasi di realizzazione». «In quest’ottica-ha aggiunto il presidente Donati- i lavori per la nuova certificazione di prodotto promossa dall’Associazione Conciatori procedono, coinvolgendo sempre più attori del mercato della moda, con l’obiettivo di riuscire ad informare in modo dettagliato il consumatore sull’intero processo produttivo e sul contesto industriale in cui avviene la produzione». « Le più rigide richieste che vengono dall’industria della moda e che vanno nella direzione di garantire e salvaguardare la compatibilità ambientale dei processi produttivi –ha sottolineato il sindaco Giulia Deidda- trovano una risposta concreta nelle migliori pratiche industriali del distretto conciario di Santa Croce, che, grazie a strategie virtuose attuate non senza sacrificio dagli imprenditori e con il coinvolgimento dell’intero tessuto socio-economico, è cresciuto negli anni, fino a diventare un modello guardato con ammirazione a livello internazionale».

 

 

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