Pochi giorni fa aveva partecipato all’ultimo Cda con la consueta energia e la lucidità di chi è abituato a guardare lontano, indicando strategie e linee d’azione per superare il difficile momento legato alla pandemia ma anche per rilanciare l’azienda nel prossimo futuro. Un’eredità che Valter Ceccatelli lascia ai soci e prima di tutto ai due figli, Iacopo e Nicolò, chiamati adesso a raccogliere il testimone di un’esperienza imprenditoriale vissuta sempre ai più alti livelli.

 

Non è giorno semplice quello di oggi, 29 giugno, per la “famiglia” Incas e in generale per il distretto conciario di Santa Croce. Valter Ceccatelli, presidente e amministratore delegato di Iniziative Conciare Associate (meglio nota con l’acronimo Incas) si è spento questa notte a 63 anni nella propria abitazione di Staffoli, ucciso dalle improvvise complicazioni di una grave malattia con la quale lottava dall’inizio dello scorso anno. Una notizia inattesa fino a pochi giorni fa, piombata stamani fra i vertici e i dipendenti della più grande azienda conciaria del distretto toscano della pelle. Realtà che Ceccatelli ha guidato per quasi 25 anni, accompagnandone in prima persona lo sviluppo e l’organizzazione.

Originario di Sovigliana, dove era nato il 25 aprile del ‘57, Ceccatelli era approdato nel mondo conciario attraverso la moglie Alessandra Rovini (conosciuta all’età di 18 anni), figlia dell’imprenditore Renato Rovini dello storico Gruppo David, a cui all’epoca facevano capo una serie di aziende del settore. Dopo il diploma di geometra, fu proprio il suocero a misurare le qualità di Valter in una delle aziende del gruppo, la Savapel di Valerio Martelli, impegnata nell’importazione e nella vendita di pellami semiterminati. Fu quella l’esperienza che gli valse il successo e la fiducia di Rovini, il quale, con la divisione del Gruppo David nel 1996, decise di chiamarlo alla guida della conceria Incas di Castelfranco di cui lo stesso Rovini era socio insieme a Franco Rosati. Da allora, ininterrottamente, Ceccatelli è stato presidente e amministratore delegato dell’azienda, guidata negli ultimi anni insieme al cognato Filippo Rovini e ai due figli di Franco Rosati, Piero e Renzo.

Fino all’ultimo, nonostante tutto, Ceccatelli ha continuato a seguire in prima persona la gestione dell’azienda, dispensando consigli e indicazioni ai figli Iacopo e Nicolò, il primo chiamato a ricoprire il ruolo di direttore di Iniziative Conciarie Associate e il secondo alla guida della divisione Italtan, una delle tre divisioni che compongono l’azienda insieme a Incas e Il Veliero. Lo scorso febbraio, nell’ambito di Lineapelle, Ceccatelli era salito a Milano per presentare in prima persona la nuova linea di pellami metal free con cui Incas aveva catturato l’attenzione degli operatori del settore. Imprenditore attento e costantemente informato su ogni aspetto dell’azienda, aveva partecipato pochi giorni fa anche all’ultimo consiglio di amministrazione fornendo indicazioni e strategie per il futuro.

Rimasto orfano di padre all’età di 18 anni, Ceccatelli aveva dovuto sopportare alcuni anni fa la perdita del fratello Massimo, anch’egli deceduto prematuramente a causa di una grave malattia. La sua avventura umana e imprenditoriale, tuttavia, non sarebbe completa senza ricordare anche la dimensione spirituale che ne ha sempre accompagnato le scelte e il modo di vedere le cose, nella vita quotidiana come nel lavoro. Fervente cattolico, era membro del Consiglio economico della diocesi di San Miniato, oltre a sedere nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Stella Maris.

In un momento mai così doloroso per la famiglia Incas, tutta la dirigenza e le maestranze dell’azienda si stringono attorno al dolore dei familiari, ricordando Valter per la lungimiranza e le qualità umane e professionali che lo hanno caratterizzato in tutti questi anni.*

 

*nota a cura della conceria Incas

 

 

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